venerdì 15 marzo 2013

Relazione Coordinatore Scientifico Assemblea 8 marzo 2013

Cari colleghi, a seguire il testo della mia comunicazione per l'assemblea dell'8 marzo 2013.

A presto.

Carlo Francini

 
 Firenze, 7 marzo 2013.

Al Presidente

Al membri del Consiglio Direttivo

All'Assemblea dei Soci

Al Segretario

LORO SEDI

oggetto: relazione del Coordinatore Scientifico per assemblea 8 marzo 2013

Gentilissimi, mi rammarico di non poter essere presente alla Assemblea e mi permetto di farvi pervenire poche righe di saluto con l'intento di tratteggiarvi le vicende e le attività dell'organo che rappresento.

Risale al 2007 la proposta di integrare le attività dell'associazione chiedendo ai soci di voler indicare un tecnico di riferimento che operasse direttamente o fosse coinvolto nella gestione del sito UNESCO di riferimento.
In un bel clima di collaborazione prese corpo l'idea di dare vita a un organo consultivo che riunisse tutti i tecnici designati che prese la denominazione di Comitato Tecnico Scientifico.
Dopo la ratifica da parte degli organi competenti per le modifiche allo statuto il Comitato divenne operativo con la nomina del coordinatore scientifico nella persona di Claudio Fedozzi del Comune di Ferrra.
In seguito alle dimissioni di Fedozzi nel febbraio 2009 il consiglio direttivo chiese al sottoscritto la disponibilità a sostituire il collega nella carica, carica da me accettata e confermata dall'elezione come coordinatore scientifico nel giugno 2011, così come espressamente previsto dal nuovo statuto associativo. E mi preme citare per esteso l'articolo 24 del nuovo statuto che in effetti ha cambiato in maniera radicale l'essenza stessa di quanto previsto nel precedente statuto.

Art. 24
COORDINATORE SCIENTIFICO
1.   Il Coordinatore Scientifico è un organo con funzioni consultive e propositive per l’attuazione delle finalità dell’Associazione. Può svolgere tali funzioni anche in favore di singoli Soci dell’Associazione nei casi e con le modalità previste dal regolamento che disciplina il funzionamento di tale organo.
2.   Il Coordinatore Scientifico si avvale, per lo svolgimento dei compiti istituzionali, dei tecnici che per conto dei Soci hanno la responsabilità diretta o operano nell’ambito della gestione dei singoli beni materiali o immateriali dell’UNESCO, che compongono il Comitato Tecnico-Scientifico. L’attività istituzionale del Coordinatore Scientifico e del Comitato Tecnico-Scientifico viene disciplinata da un apposito regolamento.
3.   Il Coordinatore Scientifico dura in carica 4 anni e continua a esercitare le sue funzioni fino alla nomina del successore.

In particolare il Coordinatore Scientifico diviene un organo dell'associazione con un suo regolamento autonomo: sottolineo questo punto perché in questo ultimo periodo di tempo si è cercato di elaborare una bozza di regolamento utile e efficace ma con scarsa fortuna a causa di una naturale complessità legata all'inevitabile sovrapposizioni di compiti tra organi dell'associazione. Ma è un tema che dovrà essere affrontato e risolto.
Punto di partenza non può essere che la presa di coscienza di essere un organo con funzioni consultive e propositive per l'associazione e per i singoli soci e di operare con il supporto dei tecnici di riferimento degli stessi soci.
E le funzioni consultive e propositive non possono che operare nell'ambito delle finalità dell'Associazione sancite dall'articolo 3 dello Statuto.
Sono certo che riusciremo a trovare una soluzione adeguata per il regolamento, con la collaborazione dei soci e degli altri organi, sottolineando che la funzione consultiva debba essere intesa come utile e necessaria e non accessoria.
L'attività del coordinatore a favore dell'associazione si può riassumere in pochi tratti essenziali tutti riscontrabili nel sito internet sitiunesco.blogspot.it attivo dal settembre 2009:.
  • Informazione e condivisione attraverso sitiunesco.blogspot.it degli sviluppi al livello nazionale e internazionale nell'ambito del Patrimonio Mondiale UNESCO
  • organizzazione di seminari tecnici ed è opportuno sottolineare l'incontro dell'ottobre 2012 a Firenze per la presentazione della ricerca realizzata con Federculture “Linee Guida per la gestione e la valorizzazione delle Città e Siti Italiani Patrimonio Mondiale UNESCO”
Nell'immediato futuro, oltre all'appuntamento con il regolamento, sarà indispensabile concentrare gli sforzi nei confronti del Periodic Reporting ( http://whc.unesco.org/en/periodicreporting/), che molti di noi come referenti dei siti saranno chiamati a redigere.
Dichiariamo la nostra disponibilità, nell'ambito dei limiti personali e associativi, a collaborare con gli uffici competenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e ad essere di supporto a quei soci che dovranno affrontare questo importante appuntamento.
Vi ringrazio per la vostra attenzione e pazienza.
Un caro saluto

Carlo Francini


mercoledì 13 marzo 2013

Importante: emanato avviso presentazione proposte di intervento legge 77/2006

In data odierna è stato emanato l’avviso per la presentazione delle proposte di intervento di cui all’art. 4, comma 1 della Legge 20 febbraio 2006, n. 77 recante “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella ‘lista del patrimonio mondiale’, posti sotto la tutela dell'UNESCO”, da finanziarsi a valere sull’ E.F. 2013.

L’avviso e i relativi allegati, sono disponibili sul sito www.beniculturali.it  nella sezione  Avvisi e Circolari.

Le proposte dovranno essere inoltrate per raccomandata entro il 7 maggio 2013 e dovranno essere compilate secondo le modalità stabilite dallo stesso.


martedì 12 marzo 2013

Manuale UNESCO Measuring Cultural Participation

Il nuovo manuale UNESCO Measuring Cultural Participation pubblicato a fine 2012 e redatto dai ricercatori di Fondazione Fitzcarraldo in collaborazione con l’Istituto Statistico dell’Unesco fornisce spunti teorici e pratici utili per le organizzazioni culturali e per i policy makers interessati a misurare la partecipazione a iniziative ed eventi.
Questo manuale presenta lo stato dell’arte e le tendenze sulla misurazione della partecipazione culturale, sui metodi, gli strumenti e i limiti della comparazione di dati e indicatori. Presta particolare attenzione ai paesi in via di sviluppo e include casi ed esempi nazionali e internazionali.
L’Unesco Handbook Measuring Cultural Participation propone una lista di argomenti critici e esempi di domande che aiutano a strutturare un’indagine capace di catturare la complessità della partecipazione culturale rispetto alla diversità dei contesti.
L’approccio è quello generale Unesco volto a favorire una maggiore conoscenza del fenomeno della partecipazione culturale e delle sue implicazioni.