martedì 15 dicembre 2009

Comitato Direttivo - Roma 18 dicembre 2009

Cari colleghi, in occasione del prossimo comitato direttivo dell'associazione vi invito a farmi pervenire le vostre osservazioni o richieste che desiderate siano portate all'attenzione dei membri del comitato.
Colgo l'occasione per fare a tutti i più cordiali auguri di Buone Feste.
Un caro saluto
Carlo Francini

mercoledì 11 novembre 2009

Convegno Internazionale ICOMOS Italia, Venezia 20 - 21 novembre 2009



35° Anniversario Comitato Nazionale Italiano ICOMOS

Convegno Internazionale
Patrimonio Culturale: Conservazione, Innovazione, Sviluppo



Venezia, Palazzo Zorzi 20-21 Novembre 2009


Programma

martedì 10 novembre 2009

4° ENERGY FORUM sull’Architettura & Urbanistica

La Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Siena e Grosseto, architetto Emanuela Carpani, ci segnala il programma del 4° ENERGY FORUM sull’Architettura & Urbanistica che si terrà a Bressanone dal 2 al 4 dicembre 2009, e in particolare la relazione di Jürgen Dressler dal titolo "Fotovoltaico e Tutela dei Monumenti: Conflitto o Simbiosi?". Il tema è perfettamente in linea con le considerazioni espresse a San Gimignano per il tavolo tecnico "Nuove tecnologie e siti UNESCO".

lunedì 9 novembre 2009

Tripadvisor per il World Heritage

Dalla Rassegna Stampa di Tripadvisor


AL VIA CAMPAGNA TRIPADVISOR PER TUTELA SITI PATRIMONIO DELL’UMANITA’.

TripAdvisor® (www.tripadvisor.it), la più grande e rinomata community di viaggiatori al mondo, ha dato ufficialmente il via alla campagna per la tutela dei siti Patrimonio dell’Umanità: un’iniziativa a supporto dell’Unesco World Heritage Center che si svilupperà nei prossimi due anni e che coinvolgerà gli oltre 25 milioni di visitatori mensili di TripAdvisor nella salvaguardia dei più importanti siti UNESCO.
L’importanza delle testimonianze di viaggio.
Nel corso della campagna TripAdvisor incoraggerà i viaggiatori della sua affezionata community a dare il loro contributo al continuo aggiornamento delle informazioni sulle condizioni dei siti Patrimonio dell’Umanità, stilando recensioni e opinioni di viaggio. TripAdvisor si è impegnata a donare fino a un milione e mezzo di dollari a supporto di UNESCO. Parte del contributo in denaro sarà allocata a favore delle principali iniziative UNESCO.
I turisti che desiderano contribuire all’iniziativa potranno trovare tutte le informazioni necessarie visitando il sito: www.tripadvisor.it/worldheritage
Tesori del mondo… Che passione!
Per festeggiare il lancio del progetto a favore del Patrimonio dell’Umanità, TripAdvisor ha condotto un sondaggio su oltre 2.500 viaggiatori europei della community – più di 500 dei quali italiani, con risultati che rivelano una genuina passione per i siti di interesse storico e culturale, per le destinazioni rilevanti dal punto di vista naturalistico e una forte propensione a favorirne la tutela.
Un sorprendente 87% dei viaggiatori di TripAdvisor ha visitato i siti Patrimonio dell’Umanità, mentre il 69% dichiara di dedicare la maggior parte del tempo durante le vacanze alla visita di siti di interesse storico, culturale e naturalistico in tutto il mondo. E fa ben sperare anche la spiccata sensibilità dimostrata dagli intervistati per la promozione della tutela dei siti oltre i confini del loro Paese: il 60% dei turisti europei si dichiara più preoccupato della salvaguardia dei tesori esteri rispetto a quelli del suo Paese.
In particolare, tre turisti italiani su quattro sottovalutano il patrimonio d’arte e cultura del Belpaese: il 61% degli intervistati italiani si dichiara più sensibile alla salvaguardia del patrimonio culturale e storico dei paesi esteri, mettendo in secondo piano il patrimonio d’arte e cultura del Belpaese. Solo il 39% dei rispondenti nostrani darebbe la priorità alla salvaguardia dei siti e dei tesori d’arte e di storia italiani.
Nonostante questo interesse, solo uno su cinque rispondenti (21%) é attualmente impegnato a supportare o a proteggere questi siti, ed il 70% degli intervistati dichiara che farebbe di più se avesse più informazioni su come fare. Fra i turisti già coinvolti nelle iniziative a supporto del Patrimonio dell’Umanità, il 69% dichiara di contribuire visitando le destinazioni da proteggere e donando un contributo a favore delle comunità locali.
Dal sondaggio emergono interessanti dettagli anche sui siti Patrimonio dell’Umanità che hanno conquistato i turisti europei:

I siti mondiali di maggior valore storico e culturale
1. Acropoli (Atene)
2. Venezia e la sua Laguna
3. Il centro storico di Gerusalemme e le sue mura
4. Angkor
5. Firenze

I siti mondiali più importanti da un punto di vista naturalistico e ambientale
1. Isole Galapagos
2. Parco Nazionale del Grand Canyon
3. Parco Nazionale di Yellowstone
4. Parco delle Montagne Rocciose del Canada
5. Parco Nazionale di Yosemite

I siti che i turisti europei vorrebbero maggiormente tutelare
1. Isole Galapagos
2. Venezia e la sua Laguna
3. Acropoli di Atene
4. Angkor
5. Petra (Giordania)

I siti da non perdere nell’arco della vita:
1. New York
2. Roma
3. Parigi
4. Venezia
5. Londra
6. Cairo
7. Atene
8. Firenze
9. Barcellona
10. Istanbul

I turisti europei di TripAdvisor hanno espresso una forte propensione a promuovere un turismo responsabile e sostenibile: il 62% dichiara di tenersi sempre informato sulle destinazioni più vulnerabili e di dedicare particolare attenzione alle condizioni di questi siti durante le sue visite in loco. Al tempo stesso, tre intervistati su cinque (60%) spengono riscaldamento e aria condizionata non appena escono dalla
camera dell’hotel, il 59% partecipa al programma di riutilizzo della biancheria e degli asciugamani ed il 45% cammina, usa la bicicletta o prende mezzi di trasporto pubblici il più frequentemente possibile.
“I viaggiatori sono sempre più orientate a dare il loro contributo alla protezione dei siti più importanti del nostro pianeta, ma sono affamati di informazioni per capire come possono dare il loro contributo”, ha commentato Christine Petersen, Chief Marketing Officer di TripAdvisor. “Grazie alle loro recensioni sulle condizioni dei siti Patrimonio dell’Umanità i viaggiatori di TripAdvisor potranno supportare UNESCO con le informazioni necessarie a salvaguardare i luoghi che vogliamo tramandare alle generazioni future” “Grazie alla portata della community di TripAdvisor e dei suoi oltre 13 milioni di membri registrati possiamo diffondere una maggiore consapevolezza del Patrimonio dell’Umanità e ricevere feedback dagli utenti sui siti da salvaguardare. Questo ci consente di riconoscere le questioni più urgenti da affrontare e ci garantisce l’accesso a informazioni di vitale importanza su come i turisti percepiscono i siti e le comunità locali. Siamo davvero impazienti di poter dare il via concretamente a questa partnership con TripAdvisor”, ha commentato Francesco Bandarin, Direttore dell’UNESCO World Heritage Centre.

domenica 1 novembre 2009

Tavolo tecnico "Nuove Tecnologie e siti UNESCO". San Gimignano



San Gimignano, venerdì 30 ottobre 2009.

Il presidente della nostra associazione Claudio Ricci ha incontrato il Sindaco di San Gimignano ed è stato deciso, come da mandato del consiglio direttivo, di dare vita a un tavolo tecnico "Nuove tecnologie e siti UNESCO" che avrà sede in San Gimignano .
L’obiettivo è quello di elaborare delle linee guida per la valutazione dell'inserimento di nuove tecnologie in contesti di interesse storico - artistico e paesaggistico.
In particolare si vuole indagare e riflettere sull'utilizzo di impianti di energie rinnovabili fortemente promossi a livello istituzionale ma che spesso hanno impatti inaccettabili, da un punto di vista estetico, sul territorio e sul paesaggio storico urbano.
Il comitato tecnico, da me rappresentato all'incontro di San Gimignano, è chiamato a collaborare attivamente. Al tavolo parteciperanno colleghi e esperti delle Soprintendenze, dell' Università e di altre istituzioni e i colleghi tecnici dei siti UNESCO che hanno intenzione di contribuire con la loro esperienza .
Attendo i vostri commenti sull'argomento e la disponibilità di chi vorrà partecipare in una forma più fattiva.



Il Sindaco Claudio Ricci e il Sindaco Giacomo Bassi durante la conferenza stampa

lunedì 19 ottobre 2009

Newsletter Forum UNESCO University and Heritage






E' uscita la nuova newsletter del Forum UNESCO. Questa newsletter è a mio parere una delle più complete e aggiornate fonti di informazione sulle iniziative legate a UNESCO e ricerca.
Buona lettura

Carlo Francini

venerdì 16 ottobre 2009

Proposta per il Comitato Scientifico della rivista SITI

In occasione del Tavolo del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) di Assisi, su richiesta del Consiglio Direttivo , è stata sollecitata la collaborazione del CTS dell'Associazione a supporto dell'attività della rivista SITI. Questa collaborazione si potrà concretizzare con la creazione di un comitato scientifico della rivista. Compito esclusivo del comitato sarà la verifica della congruità scientifica degli articoli proposti e la coerenza con la missione dell'associazione.
Si sono resi disponibili per il comitato scientifico della rivista i seguenti membri: Marco Borella, Francesca Romana Chiesura, Carlo Francini,Carlo Giovannini,Anna Guolo,Francesca Piccinini.
Le varie competenze sono ben rappresentate, ma ciò non toglie che per particolari esigenze si potranno chiedere pareri scientifici a altri membri del CTS dell'Associazione o a esperti esterni.
E' altrettanto evidente che il comitato scientifico della rivista potrà allargarsi in base a disponibilità future da parte dei membri del CTS.
In qualità di coordinatore del CTS sarà mia cura chiedere la formalizzazione ufficiale del comitato scientifico della rivista SITI e stabilire con la redazione della rivista le modalità operative del comitato.

Carlo Francini

giovedì 15 ottobre 2009

Irina Bokova elected Director-General of UNESCO

United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization
Irina Bokova elected Director-General of UNESCO
Paris, 15 October
The 35th session of the General Conference of UNESCO on 15 October elected Irina Bokova as Director-General of the Organization. Ms Bokova was designated by UNESCO’s Executive Board on 22 September.
The President of the General Conference, Davidson Hepburn, announced the outcome of the vote before the delegates of UNESCO’s Member States.
The new Director-General declared : « it is my dream to nurture relations of perfect synergy between the Director-General and Member States, so as to move together towards the creation of societies that are more just and prosperous, based on knowledge, tolerance and equal opportunity for all, thanks to education, science, culture and access to information. I shall be guided in my work by my concept of a new humanism for the 21st century.” Born in Sofia in 1952, Irina Gueorguieva Bokova was Bulgaria’s Ambassador to France and Permanent Delegate to UNESCO until her election. A career diplomat and member of the Parliament of the Republic of Bulgaria, she has served as Deputy Minister for Foreign Affairs and Minister of Foreign Affairs.
Ms Bokova will begin her mandate on 15 November.
Author(s): Press Release No. 2009-124 - Source: UNESCOPRESS -  Publication Date: 15-10-2009
© UNESCO 1995-2009 - ID: 46709

Il Paesaggio Storico Urbano

Riporto un estratto dal "Giornale dell'Architettura" di questo mese con un articolo a firma di Lodovico Folin Calabi del World Heritage Centre dell'UNESCO che affronta la tematica del Paesaggio Storico Urbano tema fortemente sentito da tutti noi. Le considerazione di Folin Calabi sono molto stimolanti e spero costituiscano una buona base di discussione. Da parte mia vi segnalo il catalogo "bel_Vedere firenze" dove illustriamo il lavoro condotto con l'Università di Firenze sui punti di belvedere come capisaldi per la protezione del profilo urbano della città storica.


Dal " IL GIORNALE DELL'ARCHITETTURA" n.5, ottobre 2009

Una carta Unesco per le città

Lodovico Folin Calabi ( Unesco) anticipa al nostro Giornale l'intenzione di approvare entro il 2011 una nuova Carta sulla salvaguardia e il ruolo contemporaneo delle aree storiche.

A oltre trent'anni dall'adozione della Raccomandazione sulla salvaguardia e il ruolo contemporaneo della aree storiche adottata a Nairobi nel 1976, l'Unesco si appresta ad approvare una nuova carta sulla conservazione del paesaggio storico urbano, la cui struttura verrà discussa a metà ottobre dalla conferenza generale degli stati membri convocata a Parigi.

L'Unesco, sotto l'impulso della sua comunità a custodia del Patrimonio mondiale, ha voluto tornare a porre la questione urbana al centro della propria azione. Negli anni passati ha infatti osservato con occhio attento interventi grandiosi e discutibili: dal ponte sull'Elba a Dresda ai “cetrioli” che incombono sulla Torre di Londra, dalle torri che mettono in ombra le guglie della cattedrale di Colonia al ciclopico grattacielo Gazprom a San Pietroburgo, dal nero alieno del Centro di documentazione e di ricerca Ahmed Baba all'ingresso del dedalo di terra cruda di Timbuktu alle forme maldestre dei nuovi controversi edifici immaginati a Macao, a Istanbul, o in molti centri dell' America Latina.

Negli anni, anche altri consensi internazionali come UN, Habitat o la Banca mondiale si sono cimentati nel tracciare criteri e codici d'azione per fronteggiare lo stesso problema. E se alcuni dei concetti più innovatori sono stati integrati in carte e dichiarazioni o convenzioni approvate nell'ambito di organismi regionali (come la Convenzione europea del paesaggio adottata dal Consiglio d'Europa nel 2000 o la più recente Dichiarazione dell'Icomos sulla conservazione dello spirito del luogo del 2008 ), è però altrettanto vero che la terminologia e l'approccio finora privilegiati non sono omogenei né applicabili ovunque. Dinanzi ad alterazioni del tessuto urbano che sempre più sovente si associano a un diffuso impoverimento del linguaggio architettonico, in una fase in cui la fatica del costruire sembra dettata più dalla necessità del mercato che non da quelle della comunità, sia avverte la crescente necessità di uno strumento universale che sappia proporre in misura coerente e organica principi e norme in materia di conservazione delle città e dell'intreccio con il paesaggio in cui sono radicate.

In questi ultimi anni, la riflessione promossa dal Centro del patrimonio mondiale dell'Unesco, diretto dall'Urbanista Francesco Badarin, anche sulla scorta di decisioni adottate dallo stesso organismo internazionale quale esito di discussioni non sempre unanimi a favore della conservazione di alcuni fra i siti considerati più emblematici del patrimonio comune dell'umanità, ha fatto emergere la figura innovativa del paesaggio storico urbano, alla cui protezione è diretto il progetto di una nuova raccomandazione oggi in discussione. La sua definizione vuole andare oltre la sola idea di centri storici, per includere anche il più ampio contesto geografico entro cui la città si è nel tempo costruita e modificata; ne estende il significato e i limiti dell'organizzazione dello spazio, ai valori sociali e culturali che sono radicati nel vivere urbano, alla percezione visiva e al rapporto tra gli edifici, alla topografia, e alla morfologia, e ne integra anche quelle componenti di patrimonio intangibile e di difformità culturale che costituiscono l'anima di ogni singolo insediamento.

Il nuovo testo, alla cui redazione si applicheranno gli esperti chiamati a raccolta dall'Unesco, in modo da giungere alla possibile adozione definitiva nel 2011, dovrà saper sciogliere i nodi imposti da quelle mutazioni socio-economiche che non rispettino l'autenticità e l'integrità delle città storiche e del loro più esteso “paesaggio”.

Dovrà saper formulare principi che non siano solo enunciazioni di propositi astratti ma che, nel riconoscere l'ineluttabilità e la necessità delle trasformazioni continue negli usi e nelle funzioni delle strutture edilizie, sappiano proporre politiche e strategie per una più adeguata e partecipata pianificazione del cambiamento a uso della comunità. In definitiva, la Raccomandazione dovrà predisporre le definizioni di questo concetto e dei valori patrimoniali che esso sottende, ma anche proporre un ampio spettro di strumenti giuridici, tecnici e di pianificazione utili a riconoscere, catalogare e conservare i valori associati al paesaggio storico urbano, e nel contempo, approntare modelli che possano accrescere le capacità e rafforzare le attività di ricerca a favore della conservazione e, infine, consolidare la cooperazione internazionale tra gli stati onde coinvolgere appieno le popolazioni nella salvaguardia delle proprie città.

Nel riflettere simili principi, l'Unesco ribadisce la necessità di scartare l'idea di conservazione a oltranza, ma di governare la metamorfosi affinché assecondino lo spirito del tessuto storico che le accoglie.

Lodovico Folin Calabi

Centro del Patrimonio Mondiale dell' Unesco


venerdì 9 ottobre 2009

Tavolo del Comitato Tecnico Scientifico Assisi, 8 e 9 ottobre 2009

Con Claudio Ricci davanti alla Basilica Superiore di San Francesco

Finalmente il Comitato Tecnico Scientifico dell'Associazione si è riunito a Assisi.
La possibilità di confrontarci sui problemi che investono coloro che sono chiamati a operare direttamente nei siti UNESCO è stata preziosa e utile.
Molti i temi affrontati che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti in questo blog.
A caldo un ringraziamento a tutti colleghi presenti e anche a coloro che non hanno potuto essere con noi ma hanno dato la loro disponibilità. Un ringraziamento particolare al Sindaco di Assisi Claudio Ricci e a Adriano Cioci dell'ufficio UNESCO di Assisi per la perfetta e premurosa ospitalità.
Sono sicuro che altri si uniranno a noi, anche attraverso questa piattaforma, per animare il tavolo di confronto e di progetto che è appena nato.

Carlo Francini

martedì 6 ottobre 2009

Installazione impianti energie rinnovabili e tutela del paesaggio

Urbino, 5 ottobre 2009

Oggetto: Installazione impianti energie rinnovabili e tutela del paesaggio

La legislazione inerente la promozione dell’ energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili tende a favorire e semplificare la installazione di tali impianti da parte di privati, introducendo significativi cambiamenti in ordine allo snellimento delle procedure ed alle competenze dei vari enti territoriali nel governo del territorio. Il quadro normativo di riferimento può essere sintetizzato come segue:
¾ Le opere per la realizzazione di questi impianti sono riconosciute di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti (art. 12, comma 1, D.Lgs. 387/2003) e fino qui nulla da obbiettare visto che si tratta di investimenti volti a produrre energia elettrica attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili .
¾ Le stesse opere sono soggette “ad una autorizzazione unica, rilasciata dalla regione o dalle province delegate dalla regione, nel rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, che costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico” (art. 12, comma 3, D.Lgs. 387/2003) .
¾ Gli stessi impianti “possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici.” (art. 12, comma 7, D.Lgs. 387/2003)
¾ “Ai sensi dell'art. 12, comma 5, del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, per la costruzione e l'esercizio di impianti fotovoltaici per i quali non è necessaria alcuna autorizzazione, come risultante dalla legislazione nazionale o regionale vigente in relazione alle caratteristiche e alla ubicazione dell'impianto, non si dà luogo al procedimento unico di cui all'art. 12, comma 4, del medesimo decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, ed è sufficiente per gli stessi impianti la dichiarazione di inizio attività. Qualora sia necessaria l'acquisizione di un solo provvedimento autorizzativo comunque denominato, l'acquisizione del predetto provvedimento sostituisce il procedimento unico di cui all'art. 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387.”(art. 5, comma 7, D:M: 19/2/2007).
In conclusione gli impianti per la produzione di energia elettrica attraverso fonti energetiche rinnovabili possono essere realizzati indipendentemente dalla zonizzazione dello strumento urbanistico comunale ( ove occorre l’autorizzazione unica costituisce variante allo strumento urbanistico) e sicuramente su tutto il territorio agricolo dei comuni.
Nella regione Marche la tutela del paesaggio è affidata al Piano Paesistico Ambientale Regionale ( P.P.A.R.) ed agli strumenti urbanistici comunali ad esso adeguati. In base a precise disposizioni regionali, gli impianti in questione sono esenti dall’ obbligo di rispetto delle tutele paesaggistiche disposte dai comuni in applicazione del P.P.A.R. nella misura in cui la loro realizzazione non richieda la procedura di V.I.A. Non sono soggetti a V.I.A. gli impianti fotovoltaici con superficie radiata inferiore a 5.000 mq. . In conclusione un impianto fotovoltaico con una superficie complessiva dei pannelli di circa mq. 4500 (che in pratica occupa circa 1,5 ettari di terreno) può essere insediato in qualsiasi zona agricola indipendentemente dal regime di tutela paesaggistica posto dal Comune.
Dal quadro delineato emerge che “il rispetto delle normative vigenti in materia di tutela dell'ambiente, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico” previsto dall’ art. 12, comma 3, D.Lgs. 387/2003, risulta un enunciato di principio derogabile in base alle ulteriori norme nazionali e regionali citate. Non esistono strumenti per bloccare un intervento come quelli citati in zone che, per l’alto valore panoramico o naturalistico, risultano soggette a tutela integrale in base allo strumento urbanistico comunale. Se nella stessa zona sussiste un vincolo idrogeologico, la cui competenza spetta alla Provincia, un impianto fotovoltaico che occupa circa 1,5 ettari di terreno può essere approvato semplicemente dall’ ufficio provinciale addetto al rilascio dei pareri inerenti il vincolo idrogeologico.
La città di Urbino, attraverso gli strumenti urbanistici che si è data, ha individuato nella conservazione del paesaggio una risorsa fondamentale per il proprio sviluppo e per la valorizzazione del centro storico e del territorio.
Il paesaggio urbinate costituisce lo scenario che molti artisti rinascimentali hanno raffigurato nelle loro opere (Piero della Francesca, Timoteo Viti ecc.) sorregge ed esalta l’ immagine del entro storico e grazie al buon livello di conservazione mantiene valori culturali e di identità di rilievo anche dove non sussiste un diretto contatto visivo con Centro Storico.
Gli sforzi fatti dall’ amministrazione comunale in questo senso rischiano di venir vanificati dall’ applicazione di norme che hanno il difetto di considerare l’ ambiente per compartimenti separati:si sacrifica il paesaggio pur di incentivare il privato (anche con finanziamenti ingenti) a produrre energia elettrica attraverso fonti energetiche rinnovabili.
Colpisce l’ assoluta mancanza di programmazione soprattutto ai livelli superiori, ed il fatto che obbiettivi di sostenibilità siano perseguiti lasciando ogni iniziativa solo al privato. Come affermato nel documento che si allega, che è stato fatto proprio dall’ Amministrazione comunale per opporsi all’ installazione di 12 pale eoliche in un comune confinante, “si ritiene necessario che a livello regionale, provinciale e comunale vengano stabiliti precisi obiettivi da raggiungere in termini di produzione di energia elettrica attraverso fonti energetiche rinnovabili. Questo consentirebbe ad ogni livello istituzionale, e soprattutto a livello comunale, di definire le modalità con cui raggiungere gli obiettivi prefissati e pianificare il sacrificio di paesaggio da attuare.”
Non so se questi problemi si sono posti anche in altri siti UNESCO. Se così è sono interessato a conoscere le rispettive valutazioni ed il quadro normativo entro cui si muovono.
Carlo Giovannini
Allego “Osservazioni approvate con Deliberazione di Giunta Comunale n. 137 del 22 luglio 2009”.
Il Dirigente del Settore Urbanistica
ing. Carlo Giovannini

Osservazioni approvate con Deliberazione di Giunta Comunale n. 137 del 22 luglio 2009

In data 15 giugno 2009 è giunta comunicazione, da parte della Regione Marche, dell’avvio del procedimento e di richiesta di parere relativamente al progetto di “Impianto eolico in località Monte S. Lorenzo” nel Comune di Cagli.
L’Ufficio Urbanistica del Comune di Urbino ha preso visione della documentazione relativa al progetto pubblicato sul sito web della Regione Marche e, pur non ricadendo le opere nel territorio di Urbino, ha concentrato la sua attenzione sull’impatto visivo che gli impianti avranno sul paesaggio urbinate.
Innanzitutto occorre rilevare che le trasformazioni del territorio della Provincia di Pesaro Urbino sono state graduali e sopratutto controllate da strumenti urbanistici (PPAR, PTC, PRG) che ne hanno tutelato le caratteristiche morfologiche ed ambientali. Questo impianto normativo ha consentito di preservare ampie aree dell’entroterra provinciale e in particolar modo le aree collinari e montuose.
Benché l’impianto normativo relativo alla promozione di energie da fonti eoliche e fotovoltaiche ( D.Lgs. 29.12.2003 n. 387, D.M. 19.02.2007, D.Lgs. 30.05.2008 n. 115) consenta l’installazione di impianti all’interno del territorio nazionale anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti, appare opportuno definire quanto prima dei criteri oggettivi per la localizzazione di detti impianti. Tali criteri dovrebbero, a nostro avviso, essere oggetto di una futura Legge Regionale.
Infatti, come evidenziato nella relazione paesaggistica (pag.65), il territorio provinciale appare punteggiato da diversi progetti di impianti eolici senza una reale programmazione di tali interventi. Si ritiene necessario che a livello regionale, provinciale e comunale vengano stabiliti precisi obiettivi da raggiungere in termini di produzione di energia elettrica attraverso fonti energetiche rinnovabili. Questo consentirebbe ad ogni livello istituzionale, e soprattutto a livello comunale, di definire le modalità con cui raggiungere gli obiettivi prefissati e pianificare il sacrificio di paesaggio da attuare.
In attesa di norme di indirizzo, dall’esame della documentazione relativa alla proposta progettuale in oggetto e in particolare dagli elaborati “rilievo fotografico” e “Fotomontaggi” non si può che rilevare un impatto visivo fortemente penalizzante per il territorio della provincia di Pesaro Urbino. Infatti le immagini mostrano crinali e versanti di notevole qualità paesaggistica disseminati da pale eoliche.
Per quanto riguarda il Comune di Urbino, il cui centro storico è un sito UNESCO dal 1998, si fa rilevare che la commissione UNESCO ha individuato come elemento fondamentale, per l’ambito riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità, la buona conservazione del paesaggio urbinate circostante.
Il paesaggio urbinate è lo scenario che molti artisti rinascimentali hanno raffigurato nelle loro opere (Piero della Francesca, Timoteo Viti ecc.) ed è per questo che una delle richieste per l’inclusione di Urbino nell’elenco dei Siti UNESCO è stata la completa tutela delle visuali panoramiche intorno al Centro Storico. Il PRG di Urbino ha recepito questa richiesta definendo un vincolo di tutela integrale su tutto il territorio incluso negli scenari panoramici che si distendono dal centro storico ai confini comunali. Ovviamente la pianificazione del Comune di Urbino è stata operata nel proprio territorio comunale ma appare evidente che la Regione, ente sovraordinato e a cui è demandata la pianificazione territoriale di area vasta, dovrebbe essere particolarmente sensibile ai valori paesaggistici e culturali del territorio marchigiano e in particolare dell’unico sito UNESCO presente nelle Marche.
Passando all’analisi degli elaborati presentati, viene individuato un punto di osservazione (punto 35 tavola CA.SIA.01 e pag.93 del Rilievo fotografico) localizzato nel centro abitato di Urbino, dal quale si vede il crinale di Monte San Lorenzo.
Benché la relazione paesaggistica relativa al progetto di impianto eolico illustri uno studio delle interferenze visive che si stima interverranno con la realizzazione dei generatori eolici, e benché lo studio concluda che le interferenze nel comune di Urbino siano trascurabili, tuttavia la fotografia relativa al punto 35, ci sembra smentire questa conclusione. La visione del crinale di Monte San Lorenzo appare evidente per cui l’impatto visivo dell’impianto eolico, i cui generatori avranno un’altezza stimata di circa 100 metri (diametro del rotore variabile tra i 71 e gli 82 metri, altezza della torre al mozzo variabile tra i 64 e 85 metri - studio di impatto ambientale pag. 42 comma 4.7) appare assolutamente non trascurabile e non accettabile: si tenga presente che una pala eolica risulterà alta più del doppio del traliccio più alto esistente sul monte Nerone, traliccio ben visibile che segna in modo preciso lo skyline percepito dal centro storico. Nel caso in esame non si tratta di una singola pala ma di dodici pale che definiranno una inaccettabile cortina sugli scenari più rilevanti percepiti dal sito UNESCO. Anche senza considerare le rilevanti trasformazioni ambientali, che solo chi non vuole intendere può considerare reversibili, e che sono connesse alle ingenti opere stradali e di fondazione che sono illustrate nel progetto, l’intervento in questione rappresenta una violenza inaccettabile sul paesaggio urbinate e marchigiano che vanifica tutti gli sforzi finora condotti per salvaguardare i crinali della zona da interventi antropici molto meno rilevanti (una casa agricola, un antenna per la telefonia cellulare ecc.) di una sequenza di dodici torri alte circa cento metri.
Sulla base delle considerazioni esposte nella presente osservazione si chiede e auspica che l’intervento non venga realizzato.
La presente viene inviata anche all’UNESCO affinché possa attivarsi presso le istituzioni sovracomunali per garantire la conservazione del paesaggio che sostiene l’immagine del sito patrimonio dell’umanità.

mercoledì 30 settembre 2009

Roma: giunta comunale approva delibera su sito UNESCO

(AGI) - Roma, 26 set. - E' stata approvata dalla Giunta comunale, su iniziativa del vicesindaco di Roma, sen. Mauro Cutrufo, la delibera che individua nel Comune di Roma l'unico 'soggetto referente' tra tutti quelli che hanno competenza sul sito Unesco "Centro Storico di Roma, le proprieta' extraterritoriali della Santa Sede nella citta' e San Paolo Fuori le mura". L'intesa e' stata acquisita a seguito della riunione indetta dal vicesindaco Cutrufo, alla quale hanno preso parte i rappresentanti di tutti i soggetti competenti: Comune di Roma, Regione Lazio e Ministero per i Beni culturali e le Attivita' culturali (con la Direzione Regionale e la Soprintendenza Beni culturali e paesaggistici del Comune di Roma, il commissario delegato per la realizzazione degli interventi urgenti nelle aree archeologiche di Roma e Ostia Antica) e Vicariato di Roma. I convenuti hanno concordato - riferisce un comunicato stampa -, oltre che sull'identificazione nel Comune di Roma quale soggetto referente, anche sull'istituzione di una commissione tecnico-scientifica per definire azioni, programmi e interventi strategici per la tutela e la valorizzazione del sito Unesco di Roma, da concordare successivamente anche con la Santa Sede, per quanto attiene le proprieta' extraterritoriali. Il sito "Centro Storico di Roma, le proprieta' extraterritoriali della Santa Sede nella citta' e San Paolo Fuori le mura" e' stato dichiarato dall'Unesco come patrimonio mondiale dell'umanita' nel 1980. Per la tutela, la conservazione e la valorizzazione di tale sito e' necessario redigere un Piano di Gestione che individui le azioni strategiche e gli interventi operativi da mettere in essere. Il Ministero dei Beni Culturali ha previsto la possibilita' di erogare finanziamenti finalizzati alla redazione del Piano di Gestione, con presentazione delle domande entro 30 settembre 2009, subordinando l'erogazione dei finanziamenti alla formalizzazione, gia' prevista dalla legge 77/2006, di una intesa tra i diversi soggetti istituzionali competenti e l'individuazione di 'un soggetto referente' e di un soggetto 'responsabile del progetto'. "Tale intesa, che riguarda l'enorme patrimonio archeologico - culturale dell'intero centro storico di Roma - ha detto Cutrufo - rappresenta una svolta per la nostra citta' e un significativo momento di collaborazione e di disponibilita' tra le diverse Istituzioni competenti, per individuare congiuntamente gli interventi e le azioni necessarie alla salvaguardia e alla valorizzazione di una risorsa che tutto il mondo ci invidia".

martedì 22 settembre 2009

Irina Gueorguieva Bokova candidata come Direttore Generale dell'UNESCO

Irina Gueorguieva Bokova chosen by UNESCO Executive Board as candidate to the post of Director-General

Paris, 22 September

The 58 members of UNESCO’s Executive Board on 22 September designated Irina Gueorguieva Bokova (Bulgaria) as candidate to the post of Director-General. On 15 October, the nomination will be submitted to the approval of the General Conference, which brings together representatives of the Organization’s 193 Member States. Once confirmed, she will be the first woman Director-General of the Organization.

At the end of the fifth round of voting, the Chairman of the Executive Board, Ambassador Olabiyi Babalola Joseph Yaï (Benin), announced the outcome of the vote. “Irina Bokova, the candidate presented by Bulgaria, was designated by the Executive Board with the majority of the ballots.” Her candidacy obtained 31 ballots.

Born in Sofia in 1952, Irina Gueorguieva Bokova is the Ambassador of Bulgaria to France and Permanent Delegate to UNESCO. A career diplomat and politician, she studied at the Moscow State Institute of International Relations and at the School of Public Affairs of the University of Maryland (USA). She served as deputy minister of Foreign Affairs (1995-97) and Minister of Foreign Affairs (1996-97). In 1996, as candidate to the post of Vice President of Bulgaria, she advocated her country’s membership in NATO and the European Union.

UNESCO’s Executive Board made its choice from among nine candidats who were interviewed on 15 September: Ina Marčiulionytė (Lithuania); Mohammed Bedjaoui (Algeria); Irina Gueorguieva Bokova (Bulgaria); Farouk Hosny (Egypt); Sospeter Mwijarubi Muhongo (United Republic of Tanzania); Alexander Vladimirovich Yakovenko (Russian Federation); Ivonne Juez de A. Baki (Ecuador); Benita Ferrero-Waldner (Austria); Nouréini Tidjani-Serpos (Benin).

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Author(s): UNESCOPRESS - Source: Press release No. 2009-102 - Publication Date: 23-09-2009

Tavolo di Assisi 8 e 9 ottobre variazione programma

Cari amici vi comunico la variazione del programma per il 9 ottobre (già corretto nel post precedente)

venerdì 9 ottobre

ore 9-12 riunione Comitato Scientifico presso Convento della Porziuncola - Santa Maria degli Angeli

ore 12 - 12,30 breve vista al Museo della Porziuncola e alla Porziuncola

ore 13 - 14 Pranzo con la Fraternità della Porziuncola.

domenica 13 settembre 2009

L'urbanistica - Passepartout domenica 6 settembre 2009

Cari colleghi vorrei proporvi la puntata di domenica scorsa di Passepartout che ritengo possa interessarvi.
Daverio riesce sempre a comunicare con grande efficacia e Marco Romano illustra da par suo la sfera estetica che avvolge il concetto stesso di civitas.

Dal testo introduttivo alla puntata " Quarant’anni fa si abbandonavano i centri storici. Oggi fortunatamente si tende a riscoprire quel passato. Ma è un’epoca nuova che ancora non sappiamo come governare, in cui la romanità antica convive con il mondo medievale ed entra in dialogo con il mondo contemporaneo e futuribile di internet. L’Italia è stata certamente il più bel paese del mondo, ma dopo tutto quello che è accaduto tra gli anni ’50 e ’70 possiamo ancora ritenerlo tale? Un esempio di questi travisamenti estetici si legge benissimo nel profilo urbanistico di Orte. Già Pasolini in un documentario Rai dei primi anni ’70 aveva tristemente registrato gli sgarri urbanistici di una modesta pratica edificatoria moderna che stava distruggendo l’armonia secolare dello skyline del paese, cresciuto nel tempo in un dialogo costante con la natura circostante. E come Orte tanti altri luoghi in Italia, dove al paese reale si contrappone il paesone della modernità obbligata, con un autentico inquinamento visivo, al quale solo da poco siamo diventati realmente sensibili. Esistono però casi in controtendenza, quando cioè la progettazione spontanea della modernità cede il passo ad una visione urbanistica integrale del territorio. Da un lato Guastalla, progetto antico, e dall’altro Brembate di Sopra, progetto proiettato al futuro, ma che in fondo vuol rileggere il passato, riprendendo tutti i pezzi di un linguaggio che con gli anni abbiamo perso, la piazza, il porticato intorno alla piazza, l’edificio un pò più importante come se volesse presiedere la piazza, la chiesa, persino l’orologio"

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ed7701bf-c316-4772-9a7e-3d3dd75650df.html?p=0


Vi consiglio anche il sito di Marco Romano http://www.esteticadellacitta.it/

Carlo Francini

mercoledì 9 settembre 2009

Programma di massima del tavolo di Assisi e primo argomento

Programma di massima del tavolo

8 ottobre 2009 (giovedì)

ore 11,00 – 13,00 Sala del Consiglio Comunale – Consiglio Direttivo Associazione


ore 13,30 – 14,30 Buffet


ore 15,00 – 18,00 Sala del Consiglio Comunale - Comitato Tecnico Scientifico


9 ottobre 2009 (venerdì)


ore 9-12 riunione Comitato Scientifico presso Convento della Porziuncola - Santa Maria degli Angeli

ore 12 - 12,30 breve vista al Museo della Porziuncola e alla Porziuncola

ore 13 - 14 Pranzo con la Fraternità della Porziuncola.



In attesa di vostri suggerimenti per il comitato vorrei indicare un possibile tema per uno scambio di esperienze (segnalato da Carlo Giovannini del Comune di Urbino) sui problemi di impatto legato alle installazioni di impianti eolici e fotovoltaici in territori siti UNESCO.


Tavolo del Comitato Tecnico Scientifico dell'Associazione siti UNESCO italiani









L' 8 e 9 ottobre prossimi dovremmo incontrarci per la seconda volta come Comitato Tecnico Scientifico ad Assisi. La prima volta a Urbino, il coordinatore era Claudio Fedozzi, ci incontrammo sul tema specifico della mobilità chiamati in causa dalla finanziaria di allora. Questi due giorni ad Assisi nascono dall'idea che è importante confrontarci e discutere assieme dei problemi che ci investono nella gestione quotidiana dei siti UNESCO. Questo blog vuole essere la piattaforma per arrivare a questi due giorni non con un programma predefinito ma con una serie di argomenti individuati e discussi insieme. Quindi vi invito a contribuire con le vostre idee e suggestioni fin da subito per far sì che l'incontro di Assisi sia una occasione reale di scambio di idee e buone pratiche.
Un caro saluto a tutti

Carlo Francini