venerdì 17 dicembre 2010

Rimandato il seminario “Conservare e Valorizzare l’eccezionalità del Centro Storico di Firenze”

Il Seminario “Conservare e Valorizzare l’eccezionalità del Centro Storico di Firenze” che si doveva tenere oggi in Palazzo Vecchio in occasione del 28° anniversario dell'inserimento del Centro Storico di Firenze nella lista del World Heritage è stato rimandato a causa del maltempo.

domenica 5 dicembre 2010

mercoledì 1 dicembre 2010

17 dicembre 2010 Giornata per Firenze Patrimonio dell'Umanità UNESCO “Crescere nella consapevolezza”

Seminario “Conservare e Valorizzare l’eccezionalità del Centro Storico di Firenze”
Palazzo Vecchio, Sala dei Duecento ore 15,00


Il 17 Dicembre 2010, in occasione dell'anniversario dell'inserimento del Centro Storico di Firenze nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, si intende richiamare l’attenzione sulle grandi tematiche della conservazione e della valorizzazione di un sito Patrimonio dell'Umanità.
Il seminario si propone come obiettivo quello di intervenire su tali temi, attraverso la partecipazione e il confronto delle più importanti istituzioni e dei principali portatori di interesse.

martedì 30 novembre 2010

Decennale di Verona città patrimonio dell'Unesco

Decennale di Verona città patrimonio dell'Unesco: "VERONA - Una ricorrenza davvero speciale per la città scaligera. Il 30 novembre 2010 la città di Verona festeggia il decennale dell’iscrizione alla Lista UNESCO del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Per l’occasione, alle 10.30 della stessa giornata, l’Amministrazione comunale organizza una cerimonia nei giardini di piazza Bra,"

World Heritage Series n°27 - Managing Historic Cities


Dal sito del World Heritage è possibile scaricare il nuovo paper della World Heritage Series - Managing Historic Cities n. 27
La pubblicazione contiene una selezione di contributi sul tema della conservazione urbana e della gestione del paesaggio storico urbano argomenti basilari per la nostra attività quotidiana.

martedì 23 novembre 2010

Sesta Conferenza Nazionale dei Siti UNESCO Italiani

La Sesta Conferenza Nazionale dei Siti italiani iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO avrà luogo a Roma, Palazzo Poli, nei giorni 25 e 26 novembre 2010.
La Conferenza Nazionale dei Siti UNESCO costituisce un momento periodico di incontro tra i tanti Soggetti pubblici e privati interessati, sui temi della valorizzazione e gestione di tali eccellenze culturali.
La VI edizione, in particolare, vuole attivare un confronto in merito alle esperienze condotte ed in corso, a quattro anni dall'emanazione della Legge 77 del 20 febbraio 2006.

Programma

giovedì 11 novembre 2010

Verso la definizione del Piano di Gestione del sito Unesco ''Centro Storico di Siena''

Verso la definizione del Piano di Gestione del sito Unesco ''Centro Storico di Siena''

Giovedì 11 novembre, presso Palazzo Berlinghieri, l’incontro promosso dall’assessorato all’Urbanistica del Comune di Siena con la Regione Toscana e le due Soprintendenze
Lo strumento utile per lo sviluppo delle politiche di conservazione, gestione e sviluppo del centro della città

Si va verso la definizione del Piano di Gestione del sito Unesco “Centro Storico di Siena”, lo strumento utile per lo sviluppo delle politiche di conservazione, gestione e sviluppo del centro storico della città.

mercoledì 3 novembre 2010

Avviso per la presentazione delle richieste di finanziamento Legge 77/2006 “Siti Unesco Italiani”

 Avviso per la presentazione delle richieste di finanziamento Legge 77/2006 “Siti Unesco Italiani”

Circolare del Direttore generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale, n.32 del 03/11/2010, recante modalità e termini per la presentazione delle richieste di finanziamento a valere sugli esercizi finanziari 2009 e 2010, per gli interventi previsti all’art. 4, comma 1 della Legge 20 febbraio 2006, n. 77 recante “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella ‘lista del patrimonio mondiale’, posti sotto la tutela dell'UNESCO”.

In data 03.11.2010 è stata emanata la Circolare del Direttore generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale, n. 32 con cui vengono stabilite le modalità e i termini per la presentazione delle richieste di finanziamento a gravare sulla della Legge 20 febbraio 2006, n. 77 per gli esercizi finanziari 2009 e 2010.

Le richieste di finanziamento dovranno pervenire entro il 3 dicembre 2010 e dovranno essere compilate, utilizzando la scheda allegata (disponibile in formato PDF e RTF), secondo le modalità indicate nella Circolare

lunedì 1 novembre 2010

I Vent'anni di San Gimignano Patrimonio dell'Umanità

Il 6 novembre saranno celebrati i vent'anni dall'inserimento del Centro Storico di San Gimignano nella lista in occasione della 14a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale che si tenne a Alberta in Canada tra il 7 e il 12 dicembre 1990.

mercoledì 25 agosto 2010

La sala riunioni del Comune di Piazza Armerina intitolata a Alfredo Chiara

Di seguito il testo della email che mi ha inviato Stefano il figlio di Alfredo Chiara con le immagini della Sala dedicata al nostro collega.

Gentile Carlo Francini grazie del suo ricordo. Le sto allegando delle foto dell'intitolazione della sala riunioni del Comune di Piazza Armerina a mio padre. Il sindaco nel volere intitolare la sala delle riunioni a mio padre, ha voluto inserire il simbolo dell' Associazione Siti Unesco insieme a quello del Comune di Piazza Armerina, proprio per la grande dedizione che mio padre metteva per la vostra associazione. Magari puo inserirle nel suo blog.
Grazie
Stefano Chiara

Alfredo Chiara in memoriam

Un'immagine dell'incontro del Comitato Tecnico lo scorso ottobre a Assisi.
Il collega del Comune di Piazza Armerina, Alfredo Chiara è scomparso l'8 luglio scorso. Assidua e cortese presenza agli incontri dell'Associazione era membro del nostro Comitato Tecnico Scientifico sempre disponibile e costruttivo.
Il nostro presidente Claudio Ricci ha inviato una lettera di condoglianze ai familiari alla quale si associa tutto il comitato tecnico scientifico.

domenica 8 agosto 2010

I ragazzi di tutto il mondo chiamati a partecipare al Patrimonito International Storyboard Competition.



Il direttore del Patrimonio Mondiale Francesco Bandarin, ha scritto ai vari responsabili dei siti UNESCO per presentare il Patrimonito International Storyboard Competition 2010-2011, un concorso che offre ai giovani l’opportunità di ideare una puntata di Patrimonito, una serie animata dedicata ai Siti del Patrimonio Mondiale. I ragazzi tra i 12 e i 18 anni di tutto il mondo sono invitati a realizzare “storyboards” (tavole illustrate) relative a un Sito UNESCO a loro scelta, evidenziandone il rapporto con alcuni elementi cruciali: la comunità locale, la biodiversità, il turismo e lo sviluppo sostenibile.
Per maggiori dettagli: 
Commissione Nazionale Italiana UNESCO Concorso Patrimonito

La Nazione - Siena - Palio, la corsa non si ferma "Lo tuteli anche l’Unesco"

La Nazione - Siena - Palio, la corsa non si ferma "Lo tuteli anche l’Unesco"

Fotovoltaico e Regioni: il caso Piemonte

Dopo qualche mese di pausa riporto alla vostra attenzione il tema del fotovoltaico e il nostro territorio.
L'articolo è sulla "Stampa" del 7 agosto 2010.
Colgo l'occasione per augurare a tutti una buona estate.
Carlo Francini
"Il Piemonte non diventerà il Far West del fotovoltaico"
Pannelli fotovoltaici a ridosso delle colline
Stop di Regione e Comuni: troppi impianti snaturano il territorio
ROBERTO FIORI
CUNEO
Cartolina aggiornata dal Basso Piemonte: vigneti, boschi e pannelli fotovoltaici. Stessi scatti arrivano dal Salento, dalla Maremma toscana, da Lombardia, Emilia e Marche.

«Se andiamo avanti di questo passo, tra un po’ dovremo aggiornare il concetto di biodiversità, inserendo nel paesaggio anche i campi di silicio». A dirlo è Laurana Lajolo, che da Vinchio d’Asti, con l’associazione culturale che porta il nome del padre Davide, è tra le più attive nel tentativo di arginare «il Far West del fotovoltaico».

Perché questo Far West galoppi veloce un po’ in tutta Italia, è presto spiegato: basta raffrontare gli incentivi ministeriali e regionali per l’installazione di impianti di energie alternative con la crisi di remuneratività in agricoltura per scoprire che un campo di mais arriva a rendere dieci volte meno dell’affitto di un equivalente campo ricoperto di pannelli fotovoltaici. Con la garanzia per il contadino di un contratto ventennale.

«In molte aree - dice Alessandro Mortarino, coordinatore nazionale del movimento Stop al Consumo di Territorio - il business dei pannelli è diventato un escamotage per far rendere i terreni senza lavorare. In pratica, si disincentivano gli agricoltori a fare il loro mestiere». E contemporaneamente si mettono a repentaglio siti di pregio paesaggistico e di produzione anche d’eccellenza, se si pensa che con la crisi del vino rende di più attaccare la spina che vendemmiare Barbera. Per questo anche Coldiretti, Confederazione italiana agricoltori e Slow Food hanno lanciato l’allarme.

Tuttavia, ogni giorno spuntano nuovi progetti: in un podere della Maremma grossetana stanno per essere installati 20 ettari di pannelli fotovoltaici a terra; in Alta Langa, dalle parti di Monesiglio, c’è chi addirittura ha ventilato l’ipotesi di un parco di 40 ettari. Solo in Piemonte, sono in attesa di risposta oltre 150 richieste per impianti di elevata potenza, senza contare la miriade di piccole installazioni per le quali è sufficiente l’autorizzazione comunale o provinciale.

Per questo la Regione ha deciso di adottare un emendamento, sospendendo tutte le nuove autorizzazioni nelle aree definite con criterio di esclusione, in attesa di una normativa che dev’essere emanata a livello nazionale. La Conferenza Stato-Regioni a inizio luglio ha finalmente fatto un passo avanti, approvando il nuovo decreto Conto Energia per il prossimo triennio, ma manca ancora la firma del Governo e nessuno finora ha avuto la possibilità di leggere il testo definitivo.

In assenza di regole precise, il Far West prospera. A Canelli è stato autorizzato un impianto di 18 mila metri quadrati nell’area collinare di eccellenza vitivinicola candidata con le Langhe a Patrimonio Unesco. A Savigliano, invece, il Comune è riuscito a bloccare un progetto da oltre 30 mila metri quadrati in terreno agricolo di eccellente produttività, vincendo prima al Tar e poi al Consiglio di Stato.

Alba ha scelto la strada della variante al piano regolatore, imponendo regole e spazi molto restrittivi; Isola d’Asti, Canelli e Passerano Marmorito hanno adottato il codice Urbani, su consiglio dell’Osservatorio del Paesaggio astigiano.

Ci sono anche esempi virtuosi: come quello del Marchese Di Gresy, che nella sua cantina a Barbaresco ottiene energia pulita con un impianto sulle tettoie dei parcheggi. «È quello che chiediamo: coniugare la produzione da fonti rinnovabili con il paesaggio» dice Mortarino. Quindi escludere i terreni di prima e seconda classe, incentivando l’installazione sui tetti delle case e dei capannoni, nelle aree artigianali, industriali e degradate.

domenica 2 maggio 2010

Fotovoltaico e siti UNESCO. Articolo su Vicenza

Porto all'attenzione del comitato l'articolo apparso sul Giornale di Vicenza del 30 aprile.

Carlo Francini

Il fotovoltaico vietato in città da Unesco e Soprintendenza

IN CENTRO STORICO. Anche il piano Coppa bloccava gli impianti solari. No ai pannelli sui tetti tra le mura. «L’unico materiale previsto è il coppo» dice l’assessore Cangini. Dopo il Pat nuovo regolamento.

Niente fotovoltaico a Vicenza

Vicenza. Verde, verdissimo. Fortissimamente verde. Non è solo una moda che include anche le parole bio, eco-compatibile. Green è il colore d'obbligo per l'economia post- crisi che deve conquistare il consumatore, ma anche gli amministratori. Purchè, almeno a Vicenza tra le mura medioevali, non si tratti di pannelli fotovoltaici. Non sono un bel vedere. «A detta della Soprintendenza ai beni architettonici deturpano un patrimonio protetto dall' Unesco» esemplifica l'assessore all'Urbanistica Francesca Lazzari.
La lista Unesco non include solamente i palazzi palladiani ma tutta la città all'interno delle mura e questo impone una certa meticolosità e precisione prima di muovere qualunque passo nei confronti di una materia di cui tutti parlano, visto che l'ecoedilizia è diventata occasione di dibattito e studio in tutte le sedi istituzionali.
«Discuterne non basta - precisa l'assessore all'Edilizia privata, Pierangelo Cangini - Bisogna anche agire e valutare gli strumenti di cui il Comune dispone per far sì che la tecnologia possa mettere piede anche all'interno del centro storico, visto che il progresso non si può fermare. Dal momento che gli incentivi esistono, è corretto che possano essere utilizzati da tutti». Nel discorso dell'assessore Cangini ci sono "ma" e molti "però". I primi appartengono al piano particolareggiato del centro storico che porta la firma dell'arch. Mario Coppa e la data di alcuni decenni fa. Il piano distingue due concetti: quello monumentale e quello ambientale. «In quest'ultimo- dichiara l'assessore - si dice chiaramente che gli edifici del centro storico non possono essere toccati esternamente. Inoltre in uno degli articoli si esplicita, senza ombra di dubbio o di fraintendimento, che i tetti di Vicenza possono essere ricoperti solamente da coppi. O meglio si usa il singolare: dal coppo. Non è previsto altro genere di rivestimento».
Un problema non di poco conto per chi vorrebbe ristrutturare facendo valere concetti di cui tutti parlano: energia solare e pulita, pannelli ecocompatibili.
«Questione che stiamo cercando di risolvere - spiega l'assessore - almeno con i nuovi edifici. Quello che sorgerà a Ponte Novo, vicino a stradella della Misericordia, avrà queste caratteristiche e i progettisti hanno pensato ad una copertura integrata e velata per cui i pannelli ci saranno ma non si vedranno. In realtà esistono anche i coppi fotovoltaici, ma hanno costi altissimi e deduco che siano pochi i proprietari disposti a spendere cifre astronomiche che ammortizzeranno nel giro di un decennio se va tutto bene».
E intanto? «Stiamo rivedendo il regolamento edilizio che risale al 1958 - prosegue l'assessore all'edilizia privata - Una volta approvato dal Consiglio ci permetterà di avere più margini di manovra. Ma lo scoglio da superare resta il via libera al Pat, Piano di assetto del territorio. Una volta superato questo scoglio, all'interno dei vari piani d'interventi previsti dalla nuova normativa inclusa nel nuovo strumento urbanistico, potremo inserire l'utilizzo di tecnologie integrate anche nel centro storico che non deturpino comunque quella che rimane l'anima del centro, così come era stata pensata secoli addietro».
In definitiva i pannelli ci saranno ma saranno ben nascosti. La Soprintendenza starà con le antenne ben alzate e lo stesso farà l'Unesco: ma le prospettive affinché il fotovoltaico possa varcare le mure della città ci sono tutte. Almeno tra un po' di tempo. Poi comincerà la battaglia alle antenne paraboliche, più note come "padelle". Perchè anche su quelle la Soprintendenza ha qualcosa da ridire. Sono troppe e disturbano. I proprietari, spesso immigrati, sono avvisati.
Chiara Roverotto

domenica 14 marzo 2010

Il Paesaggio descritto - Luca Capuano a Tivoli

Firenze, 14 marzo 2010

Si è inaugurata ieri a Tivoli la mostra "Il Paesaggio descritto - i Luoghi Italiani Patrimonio dell'Unesco" di Luca Capuano. E' da sottolineare che si tratta di un lavoro esemplare da molti punti di vista. La scelta da parte dell'associazione di investire su una nuova campagna fotografica dei siti UNESCO italiani e di affidarne la realizzazione a Luca Capuano si è dimostrata corretta e con un risultato di altissimo livello. Abbiamo interpretato un ruolo che spesso viene scansato, nel settore delle mostre,  a favore di pacchetti già pronti: quello del committente. Un appunto sullo splendido catalogo, anche se è riduttivo definirlo tale; sono convinto che rimarrà una preziosa testimonianza di questo progetto e della sapienza e dell'impegno di coloro che vi si sono prodigati perché è grazie all'impegno di molti che tutto questo è stato possibile:al segretariato e i suoi collaboratori, al sostegno della presidenza, ai colleghi del Comune di Tivoli, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la direzione della Villa d'Este e il contributo economico legato alla legge 77/2006.




Luca Capuano ha saputo narrare con maestria una storia profondamente etica. Non so se ha tenuto un diario personale del lavoro, praticamente quotidiano, di questi ultimi mesi sulla mostra. Se lo avesse fatto probabilmente vi troveremmo delle giornate iniziate all'alba e terminate nella notte profonda alla ricerca di momenti isolati e tagli ispirati, qualche annotazione risentita sulla presenza eccessiva di elementi di disturbo: insegne, cartelli stradali, il turismo cialtrone dei grandi centri storici, forse qualche frase di rammarico per la grande fatica di questo lavoro. Ma sono certo che in questo ipotetico diario la maggioranza degli appunti testimonierebbero un grande innamoramento: Luca Capuano si è unito spiritualmente alla bellezza del nostro patrimonio e tutto questo traspare con una forza invincibile nella mostra.

L'emozione che Capuano ha provato in questi mesi di lavoro incessante è lì. A volte è soltanto un soffio leggero, altre è un amplesso di luci e proporzioni o un sorriso garbato e elegante ma nell'insieme è un affresco di rara potenza emotiva. Nelle sale di Villa d'Este si abbraccia in un'unica visione  il tesoro più prezioso della nostra nazione non perché è il più importante o il più bello (anche se lo è realmente) ma  per il suo status di patrimonio dell'umanità che non appartiene quindi solo agli italiani ma a tutti i cittadini del mondo.

Tale appassionata visione d'insieme non può fare altre che contagiarci -come si sa l'amore moltiplica non toglie- rendendoci coscienti che siamo chiamati a essere i depositari di questo patrimonio e che non è sufficiente quello che stiamo facendo per proteggerlo e per farlo conoscere. Solo con un innalzamento della consapevolezza saremo in grado di agire per la sua difesa dai tanti attacchi che subisce quotidianamente.  

Questa mostra ci aiuta a appassionarci al destino delle nostre città e dei nostri monumenti evidenziando il compito morale che ci è affidato: essere custodi sensibili della cultura e della bellezza non solo per noi ma per il mondo intero.

Carlo Francini

domenica 7 marzo 2010

6 marzo a Pienza con il Presidente Claudio Ricci


Firenze, 7 marzo 2010
Ieri ho accompagnato  il presidente dell'Associazione Claudio Ricci all'incontro con il Sindaco di Pienza Fabrizio Fè e con gli amministratori della Val d'Orcia e della provincia di Siena. Erano presenti, tra gli altri,  il Sindaco di Radicofani Massimo Magrini e l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Siena Fabio Minuti. L'appuntamento rientra nel tour che Claudio Ricci sta realizzando con l'intezione di visitare tutti i siti UNESCO italiani per presentare il programma dell'associazione.
In questa occasione, su proposta del Sindaco di San Quirico d'Orcia Roberto Rappuoli, si è manifestata l'intenzione dei siti della Val d'Orcia con Pienza di diventare punto di riferimento per l'associazione sul tema delle produzioni tipiche nei siti UNESCO per evidenziare l'importanza del contesto paesaggistico e culturale nella produzione di qualità enogastronomica e dell'artigianato.



Durante la visita ai principali monumenti pientini,  accompagnati anche dal consigliere comunale e vicepresidente della fabbriceria della cattedrale di Pienza Gianpietro Colombini, ci siamo trattenuti sulle condizioni statiche dell'abside della cattedrale che destano grandi preoccupazioni sia nel vicario mons. Icilio Rossi sia nel Sindaco di Pienza.






Da sinistra: il Sindaco di San Quririco Roberto Rappuoli, il Sindaco di Assisi Claudio Ricci,  l'assessore Mario Mangiavacchi e il Sindaco di Pienza Fabrizio Fè nel giardino di Palazzo Piccolomini.

venerdì 5 marzo 2010

San Gimignano celebra i 20 anni di Patrimonio dell'Umanità Unesco

Cultura: San Gimignano celebra i 20 anni di Patrimonio dell'Umanità Unesco






Ventennale per l’iscrizione di San Gimignano alla lista dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco. L’amministrazione comunale celebra la ricorrenza nel 2010 con l’adozione di un logo che accompagnerà tutta la comunicazione istituzionale dell’ente e, per il prossimo autunno, sta lavorando ad un calendario di appuntamenti sul tema. “Vogliamo così – spiega il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi – non solo celebrare i venti anni di riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità ma anche valorizzare e diffondere storia e cultura del nostro borgo. Tra gli appuntamenti speriamo di poter ospitare una riunione dell’Assemblea dei soci dell’Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Unesco, vorremmo poi organizzare un convegno internazionale sul tema del patrimonio culturale e dei restauri e una mostra fotografica di Luca Capuano sui Siti Unesco Italiani“.

I criteri per l’inserimento nella lista Unesco - Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo, costituire testimonianza unica o quantomeno eccezionale di una civiltà o di una tradizione culturale scomparsa, offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione o di complesso architettonico o di paesaggio che illustri un periodo significativo della storia umana. Questi i criteri assegnati a San Gimignano con i quali l’Unesco, nel 1990, ha iscritto la città turrita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità. Il centro storico di San Gimignano è stato infatti il sesto sito Unesco in Italia ed il primo in provincia di Siena.


San Gimignano Patrimonio dell'Umanità

venerdì 19 febbraio 2010

Il 5 febbraio si è tenuto a San Gimignano il primo tavolo "Nuove tecnologie e Siti Unesco"

La giornata è stata particolarmente stimolante grazie ai contributi puntuali e utilissimi da parte degli intervenuti.

Erano presenti oltre al Sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi, gli assessori Sabrina Bennati di San Gimignano e Massimo Spallaci di Urbino, la Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Siena Emanuela Carpani, Marinella Del Buono della Direzione Regionale Beni Culturali della Toscana, i colleghi del comitato tecnico-scientifico Massimo Gregorini e Anna Guolo, rispettivamente della Regione Toscana e Veneto, Marco Borella della Provincia di Ferrara, Carlo Giovannini e Luana Alessandrini del Comune di Urbino, Carolina Capitanio dell'Università di Firenze e Carlo Francini coordinatore del comitato tecnico scientifico dell'ACSIU.

Si è delineato come il problema dell'inserimento delle nuove tecnologie nelle aree dei siti UNESCO sia di particolare complessità e che solo una puntuale identificazione delle localizzazioni sia l'unica risposta concreta. Tutto questo deve passare attraverso il Piano di Gestione del sito UNESCO che dovrà essere in grado di valutare, attraverso delle metodologie specifiche, l'impatto sul valore paesaggistico del sito UNESCO, per poi riversarsi sugli strumenti classici della pianificazione.

Inoltre si è ribadito come nella città storica sia fondamentale mettere in atto tutte le possibili azioni nel campo del restauro e recupero edilizio volte al risparmio energetico in grado di non comprometterne i valore estetici.

Rimane forte l'idea di redigere come associazione un documento di sensibilizzazione politica e di informazione per l'opinione pubblica sul tema.

Gli interventi dei rappresentati della BELVEDERE, della PRAMAC e dell'agenzia APEA   hanno contribuito a illustrare il panorama sulle diverse forme di produzione e risparmio di energia con particolare attenzione agli investimenti in scelte tecnologiche sempre meno invasive e di alta qualità estetica.

Carlo Giovannini del Comune di Urbino e membro del comitato tecnico-scientifico ha dato la sua disponibilità a supportare il coordinatore del comitato tecnico nella gestione del tavolo “Siti UNESCO e nuove tecnologie”.

Un ringraziamento doveroso a tutti i partecipanti e in particolare al Sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi per la cortese e squisita ospitalità.

sabato 30 gennaio 2010

"Nuove tecnologie e siti UNESCO" primo tavolo tecnico dell'Associazione Città e Siti Italiani UNESCO

I° incontro "Nuove tecnologie e siti UNESCO"  
Tavolo tecnico dell'Associazione Città e Siti  Italiani UNESCO
5 febbraio 2010
 Palazzo Comunale di San Gimignano,  piazza Duomo.


  • ore 10,00 Saluto del Sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi
  • “Opportunità e rischi delle nuove tecnologie per i siti UNESCO: dibattito e confronto tra tecnici “, introduce e modera Carlo Francini, coordinatore del comitato tecnico scientifico dell'ACSIU.

  • ore 11,30 “Energie rinnovabili: esperienze avanzate sul tema” a cura dell’Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente di Siena APEA SIENA  e delle Aziende Pramac Srl  e Belvedere Spa
  • ore 13,00      Considerazioni finali

  • ore 13,30     Pranzo  

  • ore 15 – 17  Visita guidata alla città e ai principali monumenti.

Per qualsiasi informazione e supporto logistico contattare Patrizia Boldrini, 0577/990306, pboldrini@comune.sangimignano.si.it

Confermare la partecipazione per email a carlofrancini@gmail.com e a pboldrini@comune.sangimignano.si.it
Per il parcheggio l’indicazione è: Parcheggio Martiri Montemaggio, accanto alla Porta Medievale di San Giovanni, la prima che si incontra venendo da Poggibonsi. Ritirare lo scontrino.

giovedì 21 gennaio 2010

Informazioni per Fuji Television su siti UNESCO e risparmio energetico ecc.

Cari colleghi, di seguito la richiesta della m&m mediaServices srl di Roma per indicazioni sui siti UNESCO italiani che hanno sviluppato tematiche legate all'ambiente (risparmio energetico, riduzione inquinamento, fonti energetiche alternative). Nell'eventualità che abbiate delle buone pratiche da segnalare direttamente alla m&m mediaServices vi invito a lasciare traccia di queste segnalazioni anche nel nostro blog.
Un saluto a tutti
Carlo Francini

Gentili Signori, siamo una produzione televisiva giapponese con sede a Roma, che si occupa di produrre e coordinare documentari sull'Italia per alcune delle maggiori emittenti televisive giapponesi. La Fuji Television, sta preparando un documentario su alcuni dei maggiori siti Unesco italiani, in relazione a iniziative volte a proteggere e mantenere i siti in questione, avvalendosi anche di fonti energetiche alternative (risparmio energetico) o di ridurre l'inquinamento nella zona del sito stesso. Ad esempio, molti Siti hanno adottato già da tempo la limitazione di circolazione ai veicoli privati, per limitare i danni provocati dallo smog delle automobili; Vorrei sapere se siete a conoscenza di iniziative o progetti che, al fine di preservare il sito Unesco, siano anche attenti allo spreco energetico o all'aspetto ecologico in generale. La ringrazio per la cortese attenzione, ed in attesa di un gentile riscontro, Vi invio cordiali saluti. Margherita Savarese Tv producer savarese@mmms.it m&m mediaServices srl Via Palestro 14 Rome 00185 Italy tel +39.0644340673 fax +39.0647824237 mobile +39.339.5318995 www.mmms.it

mercoledì 6 gennaio 2010

Outlet vs Centri Storici

Da centri commerciali definiti "non luoghi" a imitazioni dei centri storici.
L'articolo di Aldo Cazzullo apparso sul Corriere della Sera del 5 gennaio "Che tristezza quegli Outlet" è un altro tassello che si va ad aggiungere alle ultime analisi del fenomeno.
Dobbiamo prendere atto di questa realtà - non per demonizzarla - ma per riflettere sul declino di una della identità forti del Centro Storico incarnata dal commercio legato alla qualità sia della merce sia dei servizi.
Facilità di spostamento e di parcheggio, ambiente sereno e familiare - immersi in una rassicurante città "in stile" -, questi sono alcuni dei punti forza che fanno sì che gli Outlet attirino un sempre maggiore numero di persone a discapito dei centri storici "veri".
La politica dei prezzi, a dire il vero poco comprensibile almeno per me profano,vede i negozi delle grandi firme in via Tornabuoni ( per fare un esempio fiorentino) praticamente deserti, ridotti a una sorta di vetrina-immagine a vantaggio di queste tranquille e squalliducce oasi neomedievali o neorinascimentali del commercio a saldo perenne.
Siamo forse arrivati al limite; e non credo sia sufficiente l'idea dei centri commerciali naturali che hanno dato vita a iniziative parziali e frammentarie. E' fondamentale trovare nuovi stimoli, occasioni, facilitazioni per far tornare i cittadini in centro . Il gusto per la città "originale" che muta nel tempo ma è costantemente presente ai suoi cittadini/custodi deve reimpossessarsi dei nostri cuori e delle nostre menti che non possono, anzi non devono accontentarsi di un simulacro di città storica vicina agli svincoli di un'autostrada.