domenica 14 marzo 2010

Il Paesaggio descritto - Luca Capuano a Tivoli

Firenze, 14 marzo 2010

Si è inaugurata ieri a Tivoli la mostra "Il Paesaggio descritto - i Luoghi Italiani Patrimonio dell'Unesco" di Luca Capuano. E' da sottolineare che si tratta di un lavoro esemplare da molti punti di vista. La scelta da parte dell'associazione di investire su una nuova campagna fotografica dei siti UNESCO italiani e di affidarne la realizzazione a Luca Capuano si è dimostrata corretta e con un risultato di altissimo livello. Abbiamo interpretato un ruolo che spesso viene scansato, nel settore delle mostre,  a favore di pacchetti già pronti: quello del committente. Un appunto sullo splendido catalogo, anche se è riduttivo definirlo tale; sono convinto che rimarrà una preziosa testimonianza di questo progetto e della sapienza e dell'impegno di coloro che vi si sono prodigati perché è grazie all'impegno di molti che tutto questo è stato possibile:al segretariato e i suoi collaboratori, al sostegno della presidenza, ai colleghi del Comune di Tivoli, al Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la direzione della Villa d'Este e il contributo economico legato alla legge 77/2006.




Luca Capuano ha saputo narrare con maestria una storia profondamente etica. Non so se ha tenuto un diario personale del lavoro, praticamente quotidiano, di questi ultimi mesi sulla mostra. Se lo avesse fatto probabilmente vi troveremmo delle giornate iniziate all'alba e terminate nella notte profonda alla ricerca di momenti isolati e tagli ispirati, qualche annotazione risentita sulla presenza eccessiva di elementi di disturbo: insegne, cartelli stradali, il turismo cialtrone dei grandi centri storici, forse qualche frase di rammarico per la grande fatica di questo lavoro. Ma sono certo che in questo ipotetico diario la maggioranza degli appunti testimonierebbero un grande innamoramento: Luca Capuano si è unito spiritualmente alla bellezza del nostro patrimonio e tutto questo traspare con una forza invincibile nella mostra.

L'emozione che Capuano ha provato in questi mesi di lavoro incessante è lì. A volte è soltanto un soffio leggero, altre è un amplesso di luci e proporzioni o un sorriso garbato e elegante ma nell'insieme è un affresco di rara potenza emotiva. Nelle sale di Villa d'Este si abbraccia in un'unica visione  il tesoro più prezioso della nostra nazione non perché è il più importante o il più bello (anche se lo è realmente) ma  per il suo status di patrimonio dell'umanità che non appartiene quindi solo agli italiani ma a tutti i cittadini del mondo.

Tale appassionata visione d'insieme non può fare altre che contagiarci -come si sa l'amore moltiplica non toglie- rendendoci coscienti che siamo chiamati a essere i depositari di questo patrimonio e che non è sufficiente quello che stiamo facendo per proteggerlo e per farlo conoscere. Solo con un innalzamento della consapevolezza saremo in grado di agire per la sua difesa dai tanti attacchi che subisce quotidianamente.  

Questa mostra ci aiuta a appassionarci al destino delle nostre città e dei nostri monumenti evidenziando il compito morale che ci è affidato: essere custodi sensibili della cultura e della bellezza non solo per noi ma per il mondo intero.

Carlo Francini

domenica 7 marzo 2010

6 marzo a Pienza con il Presidente Claudio Ricci


Firenze, 7 marzo 2010
Ieri ho accompagnato  il presidente dell'Associazione Claudio Ricci all'incontro con il Sindaco di Pienza Fabrizio Fè e con gli amministratori della Val d'Orcia e della provincia di Siena. Erano presenti, tra gli altri,  il Sindaco di Radicofani Massimo Magrini e l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Siena Fabio Minuti. L'appuntamento rientra nel tour che Claudio Ricci sta realizzando con l'intezione di visitare tutti i siti UNESCO italiani per presentare il programma dell'associazione.
In questa occasione, su proposta del Sindaco di San Quirico d'Orcia Roberto Rappuoli, si è manifestata l'intenzione dei siti della Val d'Orcia con Pienza di diventare punto di riferimento per l'associazione sul tema delle produzioni tipiche nei siti UNESCO per evidenziare l'importanza del contesto paesaggistico e culturale nella produzione di qualità enogastronomica e dell'artigianato.



Durante la visita ai principali monumenti pientini,  accompagnati anche dal consigliere comunale e vicepresidente della fabbriceria della cattedrale di Pienza Gianpietro Colombini, ci siamo trattenuti sulle condizioni statiche dell'abside della cattedrale che destano grandi preoccupazioni sia nel vicario mons. Icilio Rossi sia nel Sindaco di Pienza.






Da sinistra: il Sindaco di San Quririco Roberto Rappuoli, il Sindaco di Assisi Claudio Ricci,  l'assessore Mario Mangiavacchi e il Sindaco di Pienza Fabrizio Fè nel giardino di Palazzo Piccolomini.

venerdì 5 marzo 2010

San Gimignano celebra i 20 anni di Patrimonio dell'Umanità Unesco

Cultura: San Gimignano celebra i 20 anni di Patrimonio dell'Umanità Unesco






Ventennale per l’iscrizione di San Gimignano alla lista dei siti Patrimonio dell’Umanità Unesco. L’amministrazione comunale celebra la ricorrenza nel 2010 con l’adozione di un logo che accompagnerà tutta la comunicazione istituzionale dell’ente e, per il prossimo autunno, sta lavorando ad un calendario di appuntamenti sul tema. “Vogliamo così – spiega il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi – non solo celebrare i venti anni di riconoscimento a Patrimonio dell’Umanità ma anche valorizzare e diffondere storia e cultura del nostro borgo. Tra gli appuntamenti speriamo di poter ospitare una riunione dell’Assemblea dei soci dell’Associazione Città e Siti Italiani Patrimonio Unesco, vorremmo poi organizzare un convegno internazionale sul tema del patrimonio culturale e dei restauri e una mostra fotografica di Luca Capuano sui Siti Unesco Italiani“.

I criteri per l’inserimento nella lista Unesco - Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo, costituire testimonianza unica o quantomeno eccezionale di una civiltà o di una tradizione culturale scomparsa, offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione o di complesso architettonico o di paesaggio che illustri un periodo significativo della storia umana. Questi i criteri assegnati a San Gimignano con i quali l’Unesco, nel 1990, ha iscritto la città turrita nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità. Il centro storico di San Gimignano è stato infatti il sesto sito Unesco in Italia ed il primo in provincia di Siena.


San Gimignano Patrimonio dell'Umanità

venerdì 19 febbraio 2010

Il 5 febbraio si è tenuto a San Gimignano il primo tavolo "Nuove tecnologie e Siti Unesco"

La giornata è stata particolarmente stimolante grazie ai contributi puntuali e utilissimi da parte degli intervenuti.

Erano presenti oltre al Sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi, gli assessori Sabrina Bennati di San Gimignano e Massimo Spallaci di Urbino, la Soprintendente per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Siena Emanuela Carpani, Marinella Del Buono della Direzione Regionale Beni Culturali della Toscana, i colleghi del comitato tecnico-scientifico Massimo Gregorini e Anna Guolo, rispettivamente della Regione Toscana e Veneto, Marco Borella della Provincia di Ferrara, Carlo Giovannini e Luana Alessandrini del Comune di Urbino, Carolina Capitanio dell'Università di Firenze e Carlo Francini coordinatore del comitato tecnico scientifico dell'ACSIU.

Si è delineato come il problema dell'inserimento delle nuove tecnologie nelle aree dei siti UNESCO sia di particolare complessità e che solo una puntuale identificazione delle localizzazioni sia l'unica risposta concreta. Tutto questo deve passare attraverso il Piano di Gestione del sito UNESCO che dovrà essere in grado di valutare, attraverso delle metodologie specifiche, l'impatto sul valore paesaggistico del sito UNESCO, per poi riversarsi sugli strumenti classici della pianificazione.

Inoltre si è ribadito come nella città storica sia fondamentale mettere in atto tutte le possibili azioni nel campo del restauro e recupero edilizio volte al risparmio energetico in grado di non comprometterne i valore estetici.

Rimane forte l'idea di redigere come associazione un documento di sensibilizzazione politica e di informazione per l'opinione pubblica sul tema.

Gli interventi dei rappresentati della BELVEDERE, della PRAMAC e dell'agenzia APEA   hanno contribuito a illustrare il panorama sulle diverse forme di produzione e risparmio di energia con particolare attenzione agli investimenti in scelte tecnologiche sempre meno invasive e di alta qualità estetica.

Carlo Giovannini del Comune di Urbino e membro del comitato tecnico-scientifico ha dato la sua disponibilità a supportare il coordinatore del comitato tecnico nella gestione del tavolo “Siti UNESCO e nuove tecnologie”.

Un ringraziamento doveroso a tutti i partecipanti e in particolare al Sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi per la cortese e squisita ospitalità.

sabato 30 gennaio 2010

"Nuove tecnologie e siti UNESCO" primo tavolo tecnico dell'Associazione Città e Siti Italiani UNESCO

I° incontro "Nuove tecnologie e siti UNESCO"  
Tavolo tecnico dell'Associazione Città e Siti  Italiani UNESCO
5 febbraio 2010
 Palazzo Comunale di San Gimignano,  piazza Duomo.


  • ore 10,00 Saluto del Sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi
  • “Opportunità e rischi delle nuove tecnologie per i siti UNESCO: dibattito e confronto tra tecnici “, introduce e modera Carlo Francini, coordinatore del comitato tecnico scientifico dell'ACSIU.

  • ore 11,30 “Energie rinnovabili: esperienze avanzate sul tema” a cura dell’Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente di Siena APEA SIENA  e delle Aziende Pramac Srl  e Belvedere Spa
  • ore 13,00      Considerazioni finali

  • ore 13,30     Pranzo  

  • ore 15 – 17  Visita guidata alla città e ai principali monumenti.

Per qualsiasi informazione e supporto logistico contattare Patrizia Boldrini, 0577/990306, pboldrini@comune.sangimignano.si.it

Confermare la partecipazione per email a carlofrancini@gmail.com e a pboldrini@comune.sangimignano.si.it
Per il parcheggio l’indicazione è: Parcheggio Martiri Montemaggio, accanto alla Porta Medievale di San Giovanni, la prima che si incontra venendo da Poggibonsi. Ritirare lo scontrino.

giovedì 21 gennaio 2010

Informazioni per Fuji Television su siti UNESCO e risparmio energetico ecc.

Cari colleghi, di seguito la richiesta della m&m mediaServices srl di Roma per indicazioni sui siti UNESCO italiani che hanno sviluppato tematiche legate all'ambiente (risparmio energetico, riduzione inquinamento, fonti energetiche alternative). Nell'eventualità che abbiate delle buone pratiche da segnalare direttamente alla m&m mediaServices vi invito a lasciare traccia di queste segnalazioni anche nel nostro blog.
Un saluto a tutti
Carlo Francini

Gentili Signori, siamo una produzione televisiva giapponese con sede a Roma, che si occupa di produrre e coordinare documentari sull'Italia per alcune delle maggiori emittenti televisive giapponesi. La Fuji Television, sta preparando un documentario su alcuni dei maggiori siti Unesco italiani, in relazione a iniziative volte a proteggere e mantenere i siti in questione, avvalendosi anche di fonti energetiche alternative (risparmio energetico) o di ridurre l'inquinamento nella zona del sito stesso. Ad esempio, molti Siti hanno adottato già da tempo la limitazione di circolazione ai veicoli privati, per limitare i danni provocati dallo smog delle automobili; Vorrei sapere se siete a conoscenza di iniziative o progetti che, al fine di preservare il sito Unesco, siano anche attenti allo spreco energetico o all'aspetto ecologico in generale. La ringrazio per la cortese attenzione, ed in attesa di un gentile riscontro, Vi invio cordiali saluti. Margherita Savarese Tv producer savarese@mmms.it m&m mediaServices srl Via Palestro 14 Rome 00185 Italy tel +39.0644340673 fax +39.0647824237 mobile +39.339.5318995 www.mmms.it

mercoledì 6 gennaio 2010

Outlet vs Centri Storici

Da centri commerciali definiti "non luoghi" a imitazioni dei centri storici.
L'articolo di Aldo Cazzullo apparso sul Corriere della Sera del 5 gennaio "Che tristezza quegli Outlet" è un altro tassello che si va ad aggiungere alle ultime analisi del fenomeno.
Dobbiamo prendere atto di questa realtà - non per demonizzarla - ma per riflettere sul declino di una della identità forti del Centro Storico incarnata dal commercio legato alla qualità sia della merce sia dei servizi.
Facilità di spostamento e di parcheggio, ambiente sereno e familiare - immersi in una rassicurante città "in stile" -, questi sono alcuni dei punti forza che fanno sì che gli Outlet attirino un sempre maggiore numero di persone a discapito dei centri storici "veri".
La politica dei prezzi, a dire il vero poco comprensibile almeno per me profano,vede i negozi delle grandi firme in via Tornabuoni ( per fare un esempio fiorentino) praticamente deserti, ridotti a una sorta di vetrina-immagine a vantaggio di queste tranquille e squalliducce oasi neomedievali o neorinascimentali del commercio a saldo perenne.
Siamo forse arrivati al limite; e non credo sia sufficiente l'idea dei centri commerciali naturali che hanno dato vita a iniziative parziali e frammentarie. E' fondamentale trovare nuovi stimoli, occasioni, facilitazioni per far tornare i cittadini in centro . Il gusto per la città "originale" che muta nel tempo ma è costantemente presente ai suoi cittadini/custodi deve reimpossessarsi dei nostri cuori e delle nostre menti che non possono, anzi non devono accontentarsi di un simulacro di città storica vicina agli svincoli di un'autostrada.